Il mosaico tra pietra e sentimenti

Carissime lettrici,
carissimi lettori,
preparatevi ad ascoltare la vostra anima.
Fate ora silenzio in voi stessi.
Liberate la mente e il cuore.
Chiudete gli occhi, e apriteli davanti a forme che entreranno dentro la vostra anima facendola parlare, ascoltatela in silenzio.
Ogni tessera di mosaico ha una storia.
Conchiglie vi faranno sentire il profumo del mare.
Materiali diversissimi tra loro vi racconteranno il legame personale tra Marco e il Maestro o l’amico che li aveva perché «Esiste una grande spiritualità nell’opera.»
Osservare i mosaici di Marco è ascoltare uno spartito musicale, uno spartito fatto di adagi e ritornelli; è andare in barca su un lago, le onde di colori vi culleranno, le forme ancestrali invisibili ai vostri occhi, ma non alla vostra anima, vi ipnotizzeranno facendovi volare verso mondi senza nome.
Piacevole per lui è dominare il caos, dominare la materia modellandola, e poi piano piano lasciarsi dominare a sua volta lasciando la forma originaria.
Caos e ordine, rispetto e dominio e sentimenti.
Ogni opera è l’espressione di sentimenti.
Sentimenti.
Questo è quello che vedrete sotto forma di mosaico, è quello che sentirete.

Buona lettura, dei vostri sentimenti.

Giulia Reina, curatrice